Cosa ci vuole per aprire un blog?

Per aprire un blog ci vuole intelligenza. Questo presuppone tante altre cose, ma non ci viene un termine migliore per indicare il criterio, essenziale, per usare un blog in modo serio. A livello business, il blog è un ottimo strumento non uno sfizio, lo abbiamo già detto. Ma aprire un blog richiede consapevolezza, perchè non è un gioco e così come altri canali, ad esempio i social media, va usato con professionalità. É finito il tempo del diari personali, non è questa la sua destinazione d’uso.

1. Fai analisi e imposta una strategia

Come tutto ciò che riguarda il digital marketing, anche per il blog ci vuole analisi. Parliamo di blog professionali e aziendali, che non possono aprire un blog per capriccio ma perchè c’è l’idea di usarlo come strumento di marketing, di promozione, di brand awareness e di lead generation.

Quindi prima di tutto analizza il tuo target e chiediti:

• I nostri clienti cercano informazioni online su prodotti / servizi come i nostri?
• Cosa possiamo dire ai nostri potenziali clienti sul nostro blog?

In realtà, qualsiasi settore può trarre vantaggio da un blog, anche i più b2b e persino i settori industriali. Quindi, se offri al target la possibilità di informarsi su argomentazioni che conosci bene, sicuramente non può che essere una buona idea.

Il secondo passaggio è la definizione degli obiettivi: perchè apri un blog aziendale? Ci sono tanti motivi per farlo, tutti validi:

• brand awareness, cioè far conoscere il tuo brand e migliorare la consapevolezza sui tuoi prodotti / servizi (corrisponde di solito alla fase iniziale, quando lanci il blog e vuoi farlo e farti conoscere);
• lead generation, per generare in modo naturale nuovi contatti che possono trasformarsi in potenziali clienti (dando spiegazioni sulla destinazione d’uso di un prodotto o un servizio in un articolo in modo approfondito così che porti altrove per una conversione diretta, ad esempio una landing page);
• digital marketing, per monetizzare il blog in modo che generi entrate nel medio – lungo periodo (ma richiede ovviamente investimento).

Come vedi, si tratta di obiettivi che possono coesistere e andare paralleli.

Nella strategia ovviamente dobbiamo menzionare anche budget e tempo: entrambi sono fondamentali e non puoi pensare di farne a meno. 

Definire un budget servirà per allocare le risorse su persone e investimenti, per sostenere il blog. 

Anche il tempo va quantificato: non basta un’oretta al giorno, nemmeno se lascerai il blog in gestione ad un freelance puoi navigare a vista e dovrà garantirti delle scadenze precise.

2. Metti in primo piano competenza e organizzazione

Aldilà di creare la piattaforma, che per aprire un blog può voler dire semplicemente creare una pagina interna al sito web oppure aprire uno spazio con un nome indipendente su un nuovo dominio, è importante capire che ci vogliono professionisti della scrittura.

Un responsabile marketing non può improvvisarsi Copywriter, che è una figura specializzata, appunto, nella scrittura. Non puoi nemmeno lasciare che se ne occupi l’ultima stagista appena arrivata. Ci vogliono competenze precise, che un professionista – che ha a che fare con articoli blog – possiede.

Come scegliere il Copywriter giusto?

Valuta:

• se ha già scritto articoli per blog (i testi per questo canale sono diversi da quelli per newsletter, siti web e social media)
• se può gestire tutto il progetto, dal calendario editoriale alla pubblicazione (quindi se conosce anche le piattaforme e i CMS)
• se è proattivo e ha spirito di collaborazione per la raccolta di informazioni (valuta se si tratta di una persona sveglia, intraprendente e collaborativa)

La competenza di un professionista è fondamentale anche per utilizzare al meglio il calendario editoriale blog così da creare il PED mensile per gestire le pubblicazioni. Nulla è lasciato al caso e l’organizzazione alla base della gestione di un blog serve proprio per non perdere la bussola.

Pubblicare un articolo su un blog aziendale non vuol dire svegliarsi una mattina e decidere di scrivere un pezzo che uscirà quel giorno stesso. Significa, piuttosto, svegliarsi la mattina con nuove idee per definire il prossimo calendario editoriale che il Copywriter ti aiuterà a realizzare.

3. Usa il blog per collaborazioni e fai crescere il business

Il blog, una volta avviato, è un ottimo strumento di marketing. Può essere usato per avviare delle collaborazioni con altri portali, nella logica del link building, che aiuta a portare traffico e a migliorare il posizionamento del blog stesso.

Un articolo di blog, del resto, non dovrebbe mai essere fine a sé stesso. Deve esserci un obiettivo, immediato (come un clic) e più ampio (come la SEO). Fare in modo che i tuoi articoli siano linkati da altri articoli di siti web rilevanti aiuta in entrambi i casi.

Si può anche estendere queste collaborazioni a qualcosa di più solido, per creare un network di partner affidabili su cui contare magari anche in altre occasioni offline (tipo gli eventi). Loro parleranno bene di te e ti suggeriranno ai loro clienti.

Infine, per far crescere il business, ricordiamoci che gli articoli di blog sono pagine web, che possono essere messi in campagna su Google, soprattutto se l’obiettivo è fare lead generation, vendere un prodotto o un servizio. Un articolo di blog impiega molto ad indicizzarsi – a meno che il blog non sia già molto noto e registri tantissime visite. Per questo motivo investire un importo mensile per spingerlo contribuisce a velocizzarne l’indicizzazione (aumentando le probabilità di conversione).

Chi si occupa del blog aziendale?

L’abbiamo già detto, per aprire un blog aziendale ma soprattutto per gestirlo ci vuole una Copywriter orientata ai testi per il web e che abbia esperienza su questo tipo di testo. Formattazione e PED seguono delle logiche strettamente legate al blo. La nostra Marianna ha scritto centinaia di testi ed è specializzata proprio in questo!

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