Cosa sono i guest post di un blog
Cosa sono i guest post di un blog
Con i guest post di un blog diventi cool
Sia chiaro: non stiamo dicendo che devi pubblicare guest post perchè così sei al top delle tendenze del momento, ma se lo fai investi nella tua reputazione online. In che modo?
Pubblicare un guest post vuol dire fare uscire un articolo su un portale esterno. Dove? Ovviamente su un portale di settore oppure un magazine che abbia interesse a parlare di un argomento relativo alla tua attività. L’articolo che viene pubblicato contiene un link ad un altro tuo articolo che riceve traffico. Questo si traduce, agli occhi di Google, come una buona cosa, quindi meriti un punteggio più alto nella classifica digitale dei migliori risultati di ricerca.
Ma, c’è un ma. Non vale tutto.
La scelta del portale prima di tutto
Non tutti i siti sono uguali. Ci sono blog e portali online che hanno investito in contenuti di qualità, in User Experience, in sicurezza (ahimè ci sono ancora siti senza certificato SSL, molto male) e in altrettanti collegamenti, ma anche molti altri che hanno una Domain Authority bassa.
La Domain Authority è un punteggio con cui un sito si posiziona sui motori di ricerca della SERP. Va da 0 a 100, dove 0 è un sito da evitare come la peste e 100 un sito che sicuramente, se accetta di pubblicare un guest post, richiederà un compenso non da poco (ma verosimilmente i siti con un parametro alto non superano l’80).
Se quindi vuoi chiedere ad un sito se pubblica un articolo che parli di come si scelgono le scarpe da corsa (perchè tu le vendi e hai un articolo del tuo blog che vuoi spingere a riguardo) accertati che sia un sito che meriti il tuo collegamento.
Perchè? Dandoti un link, il portale ti “trasferisce” anche parte della sua autorità. Se il portale in questione è pinoginocalzature.it, che ha una digital reputation – è il caso di dirlo – sotto le scarpe, anche Google se ne accorge e ti giudica come un sito altrettanto scarso.
Cosa considerare nella scelta del portale
- Coerenza tematica (ma non competitor): se vendi scarpe, è logico pensare che il portale di pubblicazione parli di calzature o che il magazine abbia una categoria “moda” o “shopping” dove ha senso ci sia un articolo di questo tipo
- Notorietà: hai mai sentito parlare di questo sito? Se sì vuol dire che nel settore potrebbe essersi fatto già un nome, in caso contrario valuta la Domain Authority (potresti semplicemente tu a non essere aggiornat*, zio)
- Eventuali dati statistici resi disponibili dal webmaster: se chi gestisce il portale non fa il gelosone, chiedi i dati di visualizzazione del sito o info in generale sulle performance dei suoi articolo
Non dimentichiamo poi che il sito di destinazione dell’articolo dovrebbe abbracciare stile e tono che normalmente usi sul tuo blog. Questo vale soprattutto se l’articolo non lo scrivi tu ma se lo scriverà qualcuno del sito di destinazione. Se il tuo Tono di Voce è allegro, solare, divertente e a tratti ironico, i siti che parleranno di te non possono essere noiosi e standardizzati, così come non lo può essere l’articolo che ti porterà traffico.
Ti interessa l’argomento Tono di Voce?
Ne abbiamo parlato in una puntata del nostro podcast!
Scelto il sito, definisci l’argomento del guest post
L’obiettivo di un guest post è portare traffico al tuo blog. Blog, non sito. Questo perchè, se mandi l’articolo alla tua Homepage o a una pagina prodotto, Google potrebbe rilevare questa attività come markettara. Intendiamoci, di fatto lo è, ma prima di tutto devi offrire un contenuto di qualità all’utente, che poi tu debba vendere il tuo prodotto lo sappiamo, ma dovrebbe essere in secondo piano.
Questo significa che un articolo in uscita su un portale dovrebbe contenere il collegamento ad un altro articolo del tuo blog che sia legato all’argomento trattato. Pensalo come ad un approfondimento, tipo:
vendo scarpe > pubblico un articolo nel mio blog sulle scarpe da corsa > pubblico un articolo su un portale fitness sulla scelta delle scarpe da corsa che rimanda al mio articolo
Noi lo abbiamo fatto spesso, in particolare Marianna, che si occupa appunto di Copywriting. Ad esempio, per Erika Di Vito, una fotografa bravissima che ha all’attivo un blog, Marianna ha identificato un portale dedicato alle mamme che raccoglie articoli di vario genere sul mondo della maternità per spingere uno dei suoi servizi fotografici principali, quello per i bambini. Per farlo, sul portale è stato pubblicato un articolo sul servizio fotografico bambini che rimanda proprio ad un articolo simile sul suo blog che è una recensione proprio di Marianna (che ha fatto fotografare il suo secondo bimbo da Erika, quindi è spontaneo e naturale).
La scelta degli argomenti deve essere fatta in anticipo, con una pianificazione che individui prima i portali su cui ha senso poter pubblicare, quindi gli articoli da spingere e quelli che si potrebbe scrivere sullo stesso argomento che portino link.
Non c’è bisogno di dire che gli articoli in questione non devono essere delle copie ma che il contenuto deve essere assolutamente originale, vero?
Pianifica tutto il lavoro in anticipo
Anche questo lavoro rientra in una strategia di content marketing e va pianificata, mai improvvisata, con una pianificazione di 6 mesi almeno. Questo perchè bisogna capire se i portali individuati accettano di pubblicare articoli altrui, se richiedono un costo, chi dovrà scrivere l’articolo quindi quali argomenti trattare.
Certamente può capitare un contatto inaspettato, una collaborazione improvvisa, una grandissima botta di cuore che richiede un’integrazione al calendario editoriale, ma per lavorare bene e senza perdere colpi (tutti), bisogna pianificare.
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