Come scegliere il freelance giusto per il tuo progetto

Il mondo dei liberi professionisti in Italia è vasto e variegato, se parliamo di digital marketing ci sono junior, senior, guru e meno guru, tanta gente che promette e non mantiene, molta che inaspettatamente colpisce per la sua professionalità. Ma come scegliere il freelance giusto per la tua azienda e/o il tuo progetto di business?

Non è una domanda semplice a cui rispondere ma proviamo a farlo sulla base della nostra esperienza e di quei clienti che siamo felici di aver reso – a nostra volta – felici.

Cosa NON devi mettere in primo piano

Cominciamo scardinando una scomoda verità. Per scegliere il freelance giusto per te NON devi pensare SOLO al budget nè al portfolio.

Il budget di riferimento certo è importante ma non devi incorrere nell’errore di mettere subito in discussione la quotazione che il freelance o il team di freelance ti ha proposto. Nel fare un preventivo, solitamente intervengono diverse variabili, l’una consequenziale all’altra:

• costo del tempo
• esperienza pregressa
• difficoltà del lavoro

Il costo orario del freelance è una variabile che ogni professionista definisce sulla base dell’esperienza che ha nel suo campo. Ecco perchè una figura Junior ti costerà meno di un professionista Senior: vai a pagare tutti gli anni investiti su sè stess* e i progetti presi in carico.

La difficoltà del lavoro avrà quindi un costo da considerare, perchè se un lavoro viene percepito come “facile” vorrà dire che ci vuole meno tempo per finirlo (vuoi per propensione personale, vuoi per la famosa esperienza pregressa), quindi il freelance sopporta un costo in meno.

L’esperienza di un freelance quindi non è sempre sintomatica della sua capacità: se un professionista lavora da 10 anni in un settore, non è detto che sia adatto per te (ma nemmeno così bravo, ahimè).

Quando ricevi un preventivo da un team freelance, cerca di andare oltre il budget che ti viene proposto. Un po’ di sana autocritica è sempre positiva e questo lo diciamo perchè purtroppo sono ancora in tanti a svalutare il lavoro sulla base di convinzioni dettate dalla non conoscenza.

Se credi che una gestione dei social media non debba costarti più di 50 euro, c’è un problema di fondo: non sai cosa significa lavorare con questi canali. Ci vuole analisi, strategia, pianificazione, grafica, testo, gestione degli investimenti, monitoraggio e reportistica, per fare un’estrema sintesi di quello che la nostra Barbara fa tutti i giorni, festività incluse. Tutto questo non può ridursi ad un low budget.

Il discorso del prezzo è quindi molto più complesso e andrebbe affrontato facendo prima di tutto un’analisi del progetto: di cosa hai bisogno? Per quanto tempo? Con quale impegno?

Se hai un blog aziendale e ti sembra che 4 articoli non debbano costarti troppo, allora prova a farlo tu, ma seriamente, con analisi SEO a monte, scrittura, banner grafici per le call to action, pianificazione del contenuto sul CMS a magari una strategia di link building a portali esterni. Capirai presto che il tempo che tu dovrai sacrificare per farlo sarà il triplo e così anche il costo che dovrai sopportare, se non lo fai fare a un professionista.

I due elementi che ti faranno dire “sì, lo voglio”

Anche se ci sono lavori spot, che ci richiedono un impegno temporaneo e che termina una volta consegnato, i progetti di cui ci occupiamo al 90% dei casi li seguiamo per molto tempo. Quindi, come tutte le relazioni durature, ci deve essere un certo feeling affinchè tutto funzioni.

Le coppie possono essere formate da persone estremamente diverse e questo vale anche nelle aziende. Ma deve esserci un fil rouge, un connettore che li tiene insieme: questa calamita è rappresentata dai VALORI.

Se un freelance condivide dei valori che per te sono importanti, questo è un passo in più verso la conferma della collaborazione. Se come noi credi nella libertà di poter essere creativi, nell’onestà e nella giustizia come elementi fondanti della correttezza di un rapporto di lavoro e nella competenza misurata dalla professionalità con cui si rispettano le scadenze… Allora forse il nostro team lavorerà bene con te.

I valori non devono essere concetti astratti, non stiamo parlando di avere posizioni politiche simili o gli stessi interessi per gli animali da compagnia, parliamo di condividere un modo di lavorare e vedere il lavoro che non causi rotture mentre la collaborazione è attiva.

Facciamo un altro esempio: se per te è importante che un freelance ti dedichi delle ore specifiche e dimostrabili, che il valore del progetto si misuri dalle performance ottenute con clienti precedenti e/o che un freelance debba essere un mero esecutore e non un consulente… Allora non andremo d’accordo (sul lavoro). Poi magari un caffè ce lo prendiamo lo stesso, ma non parleremo mai di lavorare insieme se non accetti di collaborare e non solo lavorare con noi. 

Il secondo elemento che fa la differenza l’abbiamo già anticipato ed è la DISPONIBILITÀ che si traduce in ore di lavoro. Un freelance, per natura e definizione, è un libero professionista. “Libero” sta per “lavoro quando e dove ritengo opportuno rispettando le scadenze”. Questo non significa non esserci, perchè ti assicuriamo che facciamo molte call (così tante che questo è stato il regalo che Marianna ha fatto a Barbara a Natale ⤵).

Se hai la pretesa – perchè è tale – di avere un freelance dedicato solo per te per 6 ore al giorno, allora hai bisogno di un dipendente. Ti costa di più di un freelance? Sorry, c’est la vie.

Come trovare il freelance giusto

Se stai leggendo questo articolo è perchè sei interessat* a trovare un team o un professionista freelance che ti supporti nel tuo progetto. Ma sei ancora titubante e ti capiamo: come faccio a capire se quel professionista non si rivelerà una sòla?

Informati, leggi le recensioni, dai un’occhiata al sito web e sì anche al portfolio (ma non fermarti a quello). Prendi contatto, senti se c’è feeling, come ragiona e come si organizza di solito. Il resto verrà da sé.

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