Vuoi diventare freelance? 5 segnali per capire se sei pronto

Vuoi diventare freelance? 5 segnali per capire se sei pronto

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Stai valutando se diventare freelance?

Sempre più spesso in Italia arriva il giorno in cui un dipendente si fa la domanda “e se diventassi freelance?”. Succede in ufficio, sotto la doccia o prima di mettersi a dormire. Da quel momento si insinua nella sua testa l’idea che forse potrebbe lavorare come libero professionista

Noi ci siamo passate e con noi tanti e tantissime professioniste hanno valutato o stanno valutando di diventare freelance. A tutti loro è dedicato questo articolo, in cui abbiamo voluto riassumere 5 segnali che ti dicono se sei pronto o pronta a fare questo importante, difficile, cambiamento.

Sono solo 5 ma potrebbero essercene tanti altri. Per noi, sono i più chiari segnali che quel passo dovresti compierlo.

1. Hai fatto gavetta

Quella che normalmente viene chiamata “gavetta” indica il tempo impiegato per acquisire competenze in merito a uno specifico ruolo di lavoro. Rimane ancora un passo molto importante da fare prima di lanciarsi nel mondo della libera professione

La gavetta consente infatti di lavorare per diversi anni nel proprio settore aiutando un professionista a passare da junior a mid. Non è consigliabile infatti, almeno non per noi, diventare freelance subito dopo il periodo di studio, che sia tramite l’università o un altro tipo di percorso. 

Questo semplicemente perché bisogna imparare a fare un lavoro non soltanto a saperlo spiegare. E solo “sporcandosi le mani” ogni giorno in azienda è possibile diventare dei veri e seri professionisti

Se hai oggettivamente imparato a fare il tuo lavoro quindi non ti spaventa l’idea di prendere in carico un progetto è perché lo hai già fatto. Questo ti darà la sicurezza di poter svolgere al meglio i tuoi compiti

Ovviamente non si smette mai di imparare, non c’è detto più vero, soprattutto per un freelance, il cui valore si misura dalle sue capacità di sapersi aggiornare e tenere al passo con i cambiamenti velocissimi di oggi.

Se però hai alle spalle almeno qualche anno speso in realtà aziendali che ti hanno permesso di concentrarti sul tuo lavoro, allora hai sicuramente costruito una base da cui partire per diventare freelance.

2. Sai gestire il tuo tempo

Se sai esattamente cosa vuol dire lavorare per obiettivi, allora probabilmente non ti stupirà la quotidianità di un freelance. Questa è fatta, infatti, di scadenze che non sono imposte da capi o responsabili, ma solo dal buon funzionamento della collaborazione con il tuo cliente. 

Un freelance non garantisce determinate ore a un cliente, se lo fa è perché il cliente sta sfruttando la sua posizione per non pagarlo come un dipendente. Un freelance organizza il proprio tempo e la propria agenda in base alle priorità dando al cliente dei tempi di consegna sulla base delle sue disponibilità e/o dell’urgenza del lavoro.

Puoi anche essere la persona più disordinata del mondo ma se sul lavoro sai pianificare i tuoi compiti, dedicargli il giusto tempo, senza sacrificare la tua vista privata, allora sei sulla buona strada.

Uno dei grandi vantaggi per un’azienda devi lavorare con un freelance è proprio la possibilità di lavorare in base alle scadenze. Per un freelance è molto importante rispettarle ma per farlo occorre pianificare il lavoro in maniera corretta

Chiaramente può darsi il caso che all’inizio, quando hai da poco aperto la partita IVA e cominci questo percorso di libera professione, tu debba ri-tarare la valutazione delle tempistiche. Un lavoro che credevi ti portasse via un’ora potresti scoprire che te ne richiede il doppio. Poco male: al preventivo successivo saprai come quantificarlo ed eseguirlo correttamente.

3. Vuoi avere più libertà

Non c’è nulla da fare: la libertà che hanno in freelance nel mondo del lavoro non l’avrà nessun dipendente, nemmeno quello dell’azienda più Smart e Full remote del mondo. Semplicemente perché non c’è nessuno che ti dice cosa devi fare e come lo devi fare

Una cosa che ci accomuna – ed è anche un aspetto che abbiamo riscontrato in tante altre professioniste con cui collaboriamo – è quello stato di insofferenza che ha caratterizzato i nostri ultimi anni da dipendenti. Insofferenza derivante dall’incapacità di poter decidere come lavorare, quando lavorare e con chi

La libera professione ti permette di scegliere come svolgere la tua attività, a quali condizioni e in quali tempi. Ti permette di prenderti un giorno libero senza dover avvisare o mandare i certificati a nessuno, ma anche di lavorare in piena notte perché non riesci a prendere sonno o perché preferisci così.

La libertà che conquisti nel momento in cui diventi freelance non è paragonabile a nessuna forma di lavoro dipendente. Con tutte le difficoltà di autogestione che questo comporta.

4. Vuoi guadagnare per quanto lavori

A moltissime persone l’idea di non avere uno stipendio fisso o quantomeno assicurato ogni mese spaventa tanto. Le possiamo capire, perché ogni freelance ha avuto questa paura e forse è stato proprio il motivo per cui ha dubitato prima di diventarlo. 

Però, in posizione esattamente opposta, c’è invece chi vede questo aspetto come un limite alle proprie capacità

Fatto salvo per quelle aziende (di cui purtroppo abbiamo sentito parlare pochissimo) che offrono dei percorsi di carriera ai propri dipendenti o per quelle (ancora meno) che tengono in serio conto il merito per l’avanzamento delle proprie risorse umane, nella maggior parte dei casi, un dipendente ha uno stipendio e quello rimane per moltissimo tempo, se non addirittura per sempre.

Un freelance è di fatto una persona ambiziosa, cioè una persona che desidera guadagnare più di quanto un ufficio risorse umane sia disposto a concedere. Una persona che vuole essere pagata in base alle proprie capacità non in base a una tabella retributiva nazionale.

Lo stipendio di un freelance lo decide il freelance stesso, certo dovendo fare delle valutazioni che tengano conto anche del mercato. Ma un libero professionista guadagna per come e quanto lavora, cosa che spesso in ufficio non accade.

5. Cerchi sempre qualcosa di più e vuoi sempre migliorare

La curiosità e la proattività sono due qualifiche importantissime per un freelance. Se sei una persona che fa fatica a uscire dalla propria comfort zone e alla quale, tutto sommato, il proprio ruolo da dipendente va bene così, allora non ci sono motivi perché tu diventi freelance

Essere libero professionista non è raggiungere l’Eden, è soltanto una condizione ideale per determinati tipi di persone. Se cerchi un cambiamento positivo nella tua vita, non aspetti che le cose cadano dal cielo e non puoi definirti una persona passiva, allora rientri tra queste persone.

Se sei disposto a informarti, ad aggiornarti, a guardarti intorno e ad uscire dal tuo guscio mentale – pur rimanendo in casa a lavorare – allora hai lo spirito giusto per diventare freelance!


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