Ho bisogno dei testi per il sito web: da dove comincio?
Ho bisogno dei testi per il sito web: da dove comincio?
I testi per il sito web richiedono attenzione: le 3 C
Il sito non è una brochure, questo è assodato. Le persone consultano un sito web con logiche e livelli di attenzione diverse da qualsiasi altro mezzo che nella storia ha proposto contenuti scritti. Tuttavia, il fatto che la soglia dell’attenzione sia scesa a pochi secondi non significa che i testi di un sito web debbano essere approssimativi o dozzinali, tutt’altro. Devono essere:
- chiari
- coinvolgenti
- completi
3 C che fanno la differenza tra un tasso di abbandono stratosferico e uno pari a 0. La chiarezza passa dalla capacità di arrivare dritti al dunque, senza sorvolare, abbellire o dilungarsi se non ce n’è bisogno. Il coinvolgimento è dato da quel tocco di personalità che emerge dallo stile utilizzato, il cosiddetto tono di voce. La completezza riguarda la presenza in un testo di quelle informazioni che le persone stavano cercando (non ha a che fare con la lunghezza ma con la ricchezza di informazioni utili e convincenti).
Da dove partire: la sitemap
Prima di lanciarsi a bomba a scrivere vita, morte e miracoli del fondatore, bisogna pensare alla sitemap, la struttura cioè del sito web. Questo è funzionale ad avere un’idea chiara di quali contenuti andranno inseriti e dove. Ad esempio, magari potresti evitare agli utenti una lettura sofisticata e dispersiva dei valori in cui credi in una pagina dedicata, lunga e noiosa, scoprendo che puoi inserire un paragrafo allettante e interessante all’interno della sezione dove spieghi chi sei. Del resto, ciò in cui credi (come persona e come brand) è parte di ciò che sei.
Per fare la sitemap pensa a cosa hai da dire, come lo potresti sviluppare concettualmente e in quante e quali pagine avrai del contenuto da pubblicare. Fai un elenco e cerca di incasellare ogni pagina nella giusta sezione, ovvero:
- Sezioni di I livello: sono le sezioni principali, a volte hanno del contenuto, altre volte invece compaiono solo nel menu principale e al clic si aprono le pagine di II livello più specifiche e mirate (ricorda: essere ridondanti, in questo caso, non premia)
- Sezioni di II livello: sono le pagine che non compaiono a prima vista quando’ l’utente apre la pagina, ma solo se questo passa il cursore sopra le sezioni principali. Servono per presentare servizi/prodotti/argomentazioni specifici (se ha senso dedicarne un’intera pagina)
- Pagine del footer: nella parte più bassa del sito, quella in cui normalmente si registrano meno clic, si trovano le pagine sulla Privacy e la Cookie Policy (obbligatorie, attenzione), sui Termini e le Condizioni e/o Pagine su spedizioni, pagamenti, resi etc.
La sitemap è una mappa vera e propria, per impostare il lavoro di copywriting e non far inventare di sana pianta pagine e blocchi alla Copywriter. Mary ringrazia.
Non hai bisogno di una sitemap? Allora il tuo è un sito onepage!
La domanda non è cosa, ma come scrivere
I contenuti si trovano, sempre. Un’azienda o un brand, per quando giovane, ha sempre tanto da raccontare: ci sono persone dietro ai loghi. Quindi la questione non è “di cosa parlo?” ma “come lo racconto?”. Per questo motivo l’intervento di un Copywriter può fare la differenza tra un sito barboso e senza brio e uno con personalità da vendere.
Quindi, hai la tua sitemap, hai capito che sezioni creare e di che tipo, a grandi linee in ogni pagina ha elencato gli argomenti di cui vorresti parlare… Come passi dalla descrizione tecnica allo Storytelling? Devi dare le giuste informazioni a chi se ne occuperà e riguardano il Tono di Voce.
- Come ti presenti agli occhi dei tuoi clienti?
- Ti definisci un brand giovane, ironico, colloquiale, fresco?
- Appartieni ad una categoria professionale dove la forma ha ancora il suo peso?
- Cosa ti rende diverso dai tuoi concorrenti?
Rispondendo a queste domande avrai una base di partenza per dare un brief interessante al Copywriter.
Adesso pensa anche a Google
Testi molto belli, narrativi e… letti da nessuno. Quindi inutili!
Questo accade se non prevedi anche un lavoro di ottimizzazione dei testi di un sito per capire a quali ricerche vuoi agganciare le tue pagine. Quando crei la sitemap pensa a quali sono le parole chiave che identificano gli argomenti di cui andrai a parlare. Ad esempio, hai un negozio di prodotti per cani e gatti? Allora due gruppi di parole chiave potrebbero essere:
- prodotti per cani, prodotti cane, alimenti cane, alimenti cani
- prodotti per gatti, prodotti gatto, alimenti gatto, alimenti gatti
Il Copywriter dalla sua farà delle ricerche SEO (noi usiamo dei tool online come SEOZoom) per incrociare le tue idee con le reali ricerche degli utenti. Potresti così scoprire che le persone tendono a cercare “cibo per gatti”, piuttosto che “alimenti per gatti”.
Allerta false illusioni
La SEO è un argomento complesso e che per trasparenza e correttezza dobbiamo dire che NON si esaurisce con un lavoro di inserimento parole chiave e tag in Yoast, tuttavia questa fase rappresenta la base per un qualsiasi tipo di investimento nel futuro volto a portare traffico e quindi a dare un boost importante al posizionamento del sito stesso. Quindi prevedi sempre un lavoro di questo tipo, ma non aspettarti che magicamente Google ti piazzerà in prima posizione.
Vuoi portare traffico al tuo sito con le ads social?
Affidarsi ad un Copywriter freelance
Non basta amare i romanzi di Hemingway per dirsi scrittori e non basta pubblicare sul proprio profilo Facebook per sapere come funzionano le logiche di lettura sul web. Il lavoro di un Digital Copywriter è proprio quello di bilanciare la narrazione (le persone hanno fame di storie) con la ferocia dei motori di ricerca (che non amano le lunghezze). Un compito non semplice che richiede competenza ed esperienza. La nostra Mary fortunatamente ha entrambi gli assi nella manica del suo pigiama.
Vuoi affidarti ad un Copywriter freelance?