Quanto costa aprire un ecommerce? Costa.
Quanto costa aprire un ecommerce? Costa.
Ma quindi quanto costa aprire un ecommerce?
Il 23 giugno la nostra Marianna ha tenuto un corso di Ecommerce Strategy online e in questa occasione è emersa una domanda evergreen che ci hanno già fatto quando tentiamo di spiegare come si crea un documento di brief per preventivare un ecommerce.
Quanto costa aprire un ecommerce, quindi?
Non è possibile stimare a prescindere quanto costa aprire un ecommerce. Davvero, non lo è, a meno che non siamo noi a dettare le condizioni. Le caratteristiche dell’ecommerce, però, deve sempre definirle il cliente, altrimenti è un progetto campato in aria, destinato a cadere e a procurare grandi dolori.
Pensaci: devi andare dal parrucchiere, sei tu a dirgli cosa vuoi oppure gli chiedi “che taglio mi fai?”. Sei tu a chiedere un taglio medio, magari scalato, a preferire i colpi di sole o una tinta. Il parrucchiere, al massimo, può darti dei suggerimenti.
Aprire un ecommerce costa
La domanda immediatamente successiva, emersa durante la masterclass di Marianna, perlopiù retorica, è stata:
Quindi aprire un ecommerce non è possibile a basso budget?
ESATTO.
Ci dispiace smontare i sogni di chi già si immaginava di realizzare le vendite della vita pagando un ecommerce WordPress 300 euro da dare a un “web designer” in erba (sviluppatore, copywriter e sistemista, simpatico, senza pretese e pure bello).
Creare un ecommerce ha i suoi costi, non si può fare a low budget e non è possibile pretendere un output incredibilmente alto da chi svaluta il proprio lavoro a poche centinaia di euro per tutto.
Aprire un ecommerce può costare da poco meno di 1000 euro fino a 10.000 euro. Dipende dall’entità del progetto.
Definisci una strategia chiara per abbassare i costi
Mettiamo che l’ecommerce nella tua testa non abbia un catalogo di 300 prodotti, features particolarmente complesse e/o non richieda manutenzione giornaliera (anche se non riteniamo possibile mandare online un ecommerce senza che sia gestito da nessuno).
Come abbassare i costi di realizzazione di un ecommerce?
Semplice: diminuendo il tempo necessario a chi lo realizza. Questo significa che devi avere un documento completo con i dettagli di tutto il progetto, compresi:
- schede prodotto complete e definitive
- immagini in alta definizione già pronte per essere caricate, ben rinominate
- dettagli in merito alle condizioni di pagamento, di vendita e di spedizione
- contenuti di ogni sorta per scrivere i testi dell’ecommerce
Non hai queste informazioni? Allora la tua idea è ancora ad uno stato troppo primordiale per pensare di aprire un ecommerce. E no, nemmeno per “avere un’idea di costi”. La risposta sarebbe troppo vaga e la forbice del prezzo troppo ampia.
Se il parrucchiere fosse a domicilio e non dovesse sostenere i costi di shampoo, acqua, luce, affitto locale e tu non dovessi perdere tempo ad andare in salone e aspettare il tuo turno, non credi ti costerebbe meno?
Impara a delegare e a far lavorare i professionisti
I costi di un ecommerce comprendono soprattutto quelli da destinare ai professionisti che devono occuparsene. Saranno almeno 3 ma dovranno lavorare in squadra. Per questo motivo abbiamo creato Freelance in Pigiama, per creare cioè un team di professionisti che possa occuparsi, ciascuno con le proprie competenze, di un progetto di comunicazione.
Cosa vuol dire lavorare con Freelance in Pigiama? Ne parliamo qui
Non esiste un ecommerce serio che non sia realizzato a più mani. Un Web Designer che dice di saper anche sviluppare in WordPress (è raro, ma esiste), che sa gestire anche spazi server e hosting (un creativo non è quasi mai anche un tecnico) e che sa anche scrivere come uno Storyteller (figura mitologica!) è una persona che ti sta prendendo in giro. O che coinvolge altre persone senza dirtelo.
Noi invece crediamo molto nella trasparenza, per questo nei nostri preventivi sono sempre chiari gli intestatari delle fatture, che sono persone diverse. Perchè la nostra Marianna non si spaccerebbe mai per una Social Media Manager nè Barbara potrebbe mai proporre un lavoro di copywriting.
Tuttologi bye bye!